Wired – caricato ancora una volta
Dopo il mio disabbonamento, ma difficilmente a causa di quello, hanno finalmente abbandonato la mania assurda per photoshop. Spinto il pedale sulla lettura “seria da aeroporto”. Inserito frizzi e lazzi non troppo fastidiosi. Parlato di Christo nel numero che sfoglio.
Per ora mi pare sufficiente … eliminaserro quelle mappe da deficienti potrei quasi riabbonarmi.
Pazienti.org
Se il “social” funziona per film, concerti, gastronomia e altro non si vede perche’ non dovrebbe funzionare per un qualcosa di piu’ importante, che e’ il proprio stato di salute.
Thumb up quindi per pazienti.org, piccolo luogo web di ripicca se si e’ stati trattati male dal medico sborone ma soprattutto di plauso se si e’ stati trattati bene durante una visita oppure un esame. E’ anonimo come si conviene (soprattutto a chi utilizza in modo ricorrente le strutture sanitarie) e permette di ascoltare molti passaparola anziche’ solo qualcuno.
Non e’ ancora partito in quarta, e le opinioni degli utenti per ora non sono molte … ma l’idea mi piace. E anche wired ci mette lo zampino.
Meno 6 – Niente da dichiarare
Bah … Niente di nuovo tranne l’ansia 🙂 … e qualche paio di neri calzettoni, oggi mi andava cosi’.
Borsa pressoche’ pronta con due libri e due vecchi numeri di wired ancora incellofanati. Domani aggiungero’ un paio di amuleti di derivazione kastigamatti.. Che adesso sono qui con me a guardare uno strano (stranissimo) film di Spike Lee: She Hate Me.
Poche righe anche per provare il nuovo client wordpress su blackberry. Che e’ identico al vecchio.
Meno 7 – Il terrore corre sul filo
Chissa’, magari tra una settimana esatta saro’ gia’ ricucito, magari no, magari saro’ ancora li’ a contare all’indietro per vedere se hanno cannato qualcosa nel rimontare il cervello … intanto … il terrore corre sul filo.
Ogni telefono che suona mi mette l’ansia. Cioe’: mi aumenta l’ansia … che gia’ di suo sarei anche a posto cosi’, grazie. E se fosse Frau Oberschwester che mi avvisa di qualche cambiamento, di qualche ennesimo rinvio ?
Per ora non e’ successo … incrociamo le dita e proviamo a concentrarci su altro …
L’insalata di Slowfood
Il mango di ieri mattina era grosso assai … ci ho messo una vita a prepararlo e una vita a sbafarlo. Tanto era enorme che si e’ mangiato lui tutto il bifidus e ho dovuto aggiungere il latte della mucca (sempre qui la mappa completa delle mucche) per irrorare il muesli.
Tra le due vite impiegate ho s_cellofanato uno dei duemilasettecento inserti del Sole 24 Ore, ancora troppo timoroso di s_cellofanare il Wired number 10, quello che si erge a ambasciatore di pace del mondo via internet.
Nelle prime pagine una intervista a Carlo Petrini, fondatore di quella splendida cosa che e’ Slowfood e piu’ recentemente del sogno anarchico Terra Madre. Negli ultimi due anni avro’ letto una decina di interventi di Petrini su diverse fonti di informazione.
Net Neutrality
E’ un gran bel dibattere quello che sta avvenendo in rete riguardo la decisione dell’americana FCC a proposito della Net Neutrality.
Nel dibattito gli operatori telecom sono i kattivi, gli utenti smanettoni i buoni. Gli smanettoni scaricano tonnellate di gigabyte, gli operatori tentano di fermarli.
Al proposito non ho trovato niente di piu’ sensato di questo articolo di Wired (quello originale, made in USA), che condenso liberamente e brevemente nel seguente modo. Non dimentichiamo che non e’ di un mercato regolamentato che stiamo parlando.
1) A risorse infinite sarebbe bello che la rete lasciasse a tutti la possibilita’ di utilizzare una banda infinita … ma le risorse non sono infinite e, cosi’ come per milioni di altre cose che facciamo tutti i giorni, una regolamentazione di utilizzo e’ indispensabile. No rules, no network. Ma le rules, visto che siamo in una logica di mercato privato, devono essere gestite dai privati. Cosa che peraltro avviene da quando esistono le reti, senza nessuna levata di scudi.
2) Ma fingiamo che il punto 1 non sia vero … come potrebbe essere controllata dalla “polizia” l’effettiva trasparenza di una rete ?
Sono due punti di riflessione quasi elementari ma mi pare che siano sufficienti.
Wired 7, Be Cool !!!
Non ho ancora letto niente di Wired 7, appena arrivato nella cassetta della posta.
Pero’ la pregevole copertina mi ricorda qualcosa, non riesco bene a inquadrare. Dov’e’ che l’ho gia’ visto questo qui ??? Niente non mi viene … uhhhhhh, adesso ci sono.
Guardate il trailer ufficiale di Be Cool, film con John Travolta del 2005, esattamente al minuto 1.33 … non sono uguali ???
E quindi ?
Difficile non essere d’accordo con Riccardo Luna, chief di Wired … ma la domanda e’: lasciamo dunque tutto in mano ai falegnami ? O ci sediamo ai loro tavoli e tentiamo di farli ragionare ?
Silvietto
Com’e’ come non e’ prima o poi a tutti gli imbratta blog viene l’impulso.
Di scrivere del Silvietto nazionale.
Non mi sottraggo, ma pigro nell’anima (e con Souad Massi in background), mi affido a un xpost di un aggregatore piuttosto famoso: Huffington Post, celeberrima presenza sul web anche per via degli ormoni che sempre si agitano alla vista del fondatore Arianna Huffington. Che si e’ presa recentemente anche un breve spazio su Wired.
Il link e’ questo, poi qui sotto l’articolo completo … un po’ lunghetto, vero, ma godibile. E poi, alla fine, toccherebbe anche fare due pensierini su di noi italioti.
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