Oca in onto by Nicola Cavallaro
Serata in scia all’esperienza fatta al Taste of Milano 2011: casino casino casino in sala, piena piena piena in verita’. Tempi complessi per la troupe di sala.
Troppe macchine fotografiche per sembrare una cena vera. Tutti conoscono tutti e io non conosco un cazzo di nessuno (amen).
Buoni i piattonzi, sopra a tutti il motivo della serata che poi sarebbe il titolo del post.
A pian terreno staziona appartata una coppia di ferro del fooddsimo bloggaro, illuminato e 2.0, mi avvicino e li tocco (non in parti intime) … sono veri.
Mi premeva l’impasto della pizza, e c’e’ motivo per farselo premere … anche se un pizzico di zenzero in piu’ dentro l’oca non avrebbe sfigurato.
Inutilissimo il Taurasi a corredo, da noi appositamente scelto con aria snob rispetto a quanto istruito nella pratica.
Ancora Manna ma non dal cielo
Che poi torni da Manna dopo un po’. Il sito rimane quello di qualche tempo fa 🙂
Il risotto rimane quel capolavoro la’ e ormai abbiamo carpito l’incredibile segreto … il burro acido e due braccia della madonna. Gia’, anche il carnaroli invecchiato un anno.
Il Fronduti rimane quel muscoloso e baffuto ragazzo che fu, che sorride all’idea del Caffarri “bella penna” e che si ricorda anche di quei pirloni di Dissapore.
Anche la lotta tra carciofo e aringa …
Ma forse la bistecca … mumble.
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