Un mese fa piu’ o meno a quest’ora
Ero li’, bello sedato, che sacramentavo contro il respiratore che mi spaccava il labbro, mi prudeva il naso e mi mastruppava gli occhi. In confronto il sondino naso-gola non lo sentivo neanche.
Sacramentavo e speravo che quel maledetto telefono della sala di terapia intensiva squillasse, dopo aver suonato (scassandomi le palle) per mille motivi e per diverse ore. Perche’ poteva essere la conferma che dovevo andare alla TAC post-operatoria e poi levare respiratore e sondino. Suono’ quindi … e lo sventurato angelo mio (cioe’ l’infermiere a me dedicato) rispose.
Fatta la TAC mi hanno spostato in terapia semi-intensiva, in pratica l’inferno in terra, ma meno caldo, moooolto meno caldo.
Ma il piu’ era fatto, l’intervento era andato e dovevo solo rimettermi in piedi nel giro di qualche giorno.
Non e’ il caso di diventare iper-celebrativi, pero’ il primo mese senza the thing e’ passato … e mi pareva giusto ricordarla.
e’ il caso! eccome! celebriamo con flauti e con danze! checcazzo! celebro il cerebro.
Celebrate good time, come on! (Kool and the gang)
È festa
come sempre é la festa
d’un leggero uccelio che va
come sempre è la festa
di chi è.
(pfm)
e come sempre è la festa di chi è
amen
dannata festa delle medie! (eelst)